sabato 25 aprile 2015

TAKUMA & DANGUARD A

Nella seconda metà degli anni Settanta, i robot giganti spopolano sulle televisioni giapponesi. Merito soprattutto di Go Nagai che – con Mazinger Z nel 1972, e molti altri robot successivi – ha creato un vero e proprio filone. La principale casa produttrice di questi anime è la Toei con cui però, dopo anni di collaborazione, Nagai ha un diverbio che lo spinge ad allontanarsi. La Toei corre ai ripari cercando di reclutare altri nomi famosi, e fra questi vi è Leiji Matsumoto, spinto proprio a creare una nuova serie robotica. Famoso per le sue opere fantascientifiche, Matsumoto non ha però mai amato quelle dedicate ai robot giganti, probabilmente è proprio per questo motivo che la sua Wakusei Robot Danguard Ace ("Danguard Ace, il robot planetario", 1977, 56 episodi) si dimostra decisamente innovativa. Innanzitutto Matsumoto scardina la struttura tradizionale delle puntate che impone che ogni episodio ruoti attorno all'immancabile scontro tra robot giganti. Il protagonista Takuma Ichimonji deve sì combattere contro forze ostili, ma per farlo deve prima addestrarsi alla guida del robot gigante Danguard A. Buona parte della serie ruota quindi attorno al suo duro addestramento e al rapporto col suo severissimo istruttore, il capitano Dan, dal volto celato da una maschera di ferro. Matsumoto infonde una particolare atmosfera malinconica alla serie (indimenticabili le sequenze in cui Doppler suona la quinta sinfonia di Beethoven su un organo a canne), e inserisce anche un'innovazione data dal robot stesso: Danguard A è infatti trasformabile in un enorme caccia, dando vita a un nuovo stereotipo del genere che verrà presto copiato da molti.
Questa cel (con sfondo dal colore sfumato) raffigura Takuma e costa 29,00 euro.